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E son viste divine |
Ha Montepiano boschi assai ricchi di faggio, che vegeta nella più alta zona delle nostre montagne: ha belle abetaie. Ma per la sconsigliata avidità e leggerezza dei proprietari rimane ben poco di ciò che fu un tempo. La zappa e il pascolo hanno preso il posto delle piante secolari.
Gli antichi padri nostri avean posto i boschi sotto la custodia della Divinità; noi li abbiamo posti, ma tardi troppo sotto quella della legge: è duopo che sian posti sotto la salvaguardia del buon senso.
Se non si guarda di far bene davvero, i boschi dei nostri Appennini diverranno nudi scheletri: daranno il doloroso spettacolo d’aride piagge incapaci di qualsiasi cultura e di loro potrà dirsi:
«Una montagna v’è che già fù lieta |
Aere saluberrimo ed ossigenato, temperatura fresca ed assai costante, buoni fabbricati, comodi sufficienti di vita possiede Montepiano.
Così avverisi che in tempo non remoto sorga anche
- ↑ E. De Amicis, (Invito alla villa).
- ↑ Dante, Inferno XIV.