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ii | introduzione |
sati e ’l mento aguzzo e sporgente, proprio tutto ossa e pelle. Guarda intorno gli astanti, e gli saluta co’ dolci nomi di padri e fratelli e figliuoli suoi: quindi con voce sicura, con parole d’intenso affetto comincia a magnificare le virtù e la gloria della Vergine assunta in cielo. Da quell’istante pende ciascuno dal labbro di lui che parlando si infiamma; e quella sobria e naturale eloquenza pare che gli uditori sollevi di terra in cielo a contemplarvi Maria, irradiata da splendore divino. Stanco per lungo viaggio, affaticato dal molto predicare che avea fatto in altre città dell’Italia, non più che ’l giorno avanti era tornato a Siena;1 e se non fossero state le preghiere dei magnifici Priori, quel giorno non sarebbe salito sul pulpito.2Ma dovunque accadeva così: bastava ch’egli mettesse piede in un paese, perchè i popoli si mostrassero come assetati della parola di lui, ed egli bramosissimo di schiuder loro le fonti della sua carità e dottrina.
Frate Bernardino (era questo il suo nome) aveva sortito i natali in Massa Marittima l’8 settembre 1380, l’anno stesso della morte di santa
- ↑ «A’ 14 d’agosto tornò san Bernardino in Siena, e predicò a piè ’l palazzo ec.» (Cronaca senese, detta del Bisdomini, in Arch. di Stato in Siena, pag. 273).
- ↑ Vedasi nella Predica prima, a pag. 23. Del rimanente, tutte le altre particolarità di questo racconto son derivate da vari luoghi delle stesse Prediche, come il lettore diligente avvertirà. Sono anche da vedere tre tavole del secolo XV, che rappresentano il Santo sulla Piazza del Campo o su quella di san Francesco, in atto di benedire il popolo genuflesso, compiuta la predica, con la cifra rappresentante il nome di Gesù. Due di queste ta-