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effettivamente in due fattori, l’uno dei quali è il primo membro del l’equazione (6), pure liberato dai denominatori, e l’altro è il prodotto dei fattori lineari corrispondenti alle radici fisse , . Questo secondo fattore può essere soppresso, in quanto è indipendente dalle coordinate x, y, z del punto variabile, e così riesce manifesta l'equivalenza delle due equazioni l'una fra , l'altra fra sole rette.
Notiamo ancora che se nella seconda di queste due equazioni, cioè nella (6), si fa , dove p è un indice , l'equazione stessa diventa
,
cioè (4)
;
cosicchè si riconosce, anche a posteriori, che la nuova equazione (6), benchè non contenga più, esplicitamente, le rette , , non cessa tuttavia di riprodurne le equazioni in corrispondenza ai valori , di .
Per mostrare con un esempio l'utilità di questo processo, consideriamo il caso di una linea della 3a classe individuata da otto sue tangenti , , e partiamo dall'equazione
.
Facendo
P(A) = (λ — 2¹)(λ — λ¹) (λ — 2¹¹) (2 — 2¹³) , x(2) = (λ — a¸ ) (2 — a¸) ( 2 — a ‚ ) (λ — a¸ ) , risulta da quanto precede che quest' equazione ad otto termini è ridu cibile alla seguente a soli quattro :
-(aa )(α - a¸) ( α,k — a, ) (a, — αz8 ) Aµ µµ --2 (a —·λ¹ 2¹ )(α ) (a , — 2¹)(a, —— 2¹¹¹) ( aµ — 2¹) λ — a
0.
Se si introduce ora una relazione lineare arbitraria fra le quattro fun