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gito come un codardo che ha paura del male, e, nella fuga diventato anche ingiusto, non le scriveva e si adirava contro di lei.
Ella infine si era addata di qualche cosa. Riscontrando alcuni fatti, alcuni pensamenti, aveva veduto balzarne una scintilla di vero; ma non voleva ancora aggiustar fede a sè stessa. E intanto scriveva una lettera piena di pessimi consigli, pessimi come tutti quelli che danno le signore donne, quando e’ non escono loro dal cuore.
— Oh, ella non mi amerà giammai! — aveva detto Guido, percuotendosi il fronte colla palma della mano, alla lettura di que’ paragrafi. — Ella può credere che io amerò un’altra donna! Sì certo, lo può credere, se non si è neppure avveduta che amo lei, disperatamente lei! E adesso tornerà nei geniali ritrovi, nei teatri, nelle conversazioni... bene, bene, tre volte bene!
E passeggiando a passi concitati per la camera ripetè due o tre volte con Shakespeare, sebbene la citazione c’entrasse come i cavoli a merenda:
— Fragility, this name is woman! —
XIX.
Egli era un sontuoso appartamento, quello della Perrotti, in via Palestro. Le sale non erano stragrandi, come quelle dei vecchi