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394 atto terzo. — sc. iv.

Al fin?
Astrologo.            Tosar vô ad una ad una e mungere
Quelle pecore, c’hanno chi il vello aureo,
Chi d’argento. Tôrrò i bacini a Massimo:
Io non so ancor come farò con Cintio:
Camil so ben che netto, come bambola
Di specchio,1 o come un bel bacin da radere,
Ha da restar. Mi vô nella sua camera
Serrar, tosto ch’avrò fuor inviatolo
Rinchiuso nella cassa; e posti in opera
Li suoi famigli, sì che non mi guatino
Mentre casse, forzieri, scrigni e armarii
Gli andrò aprendo e rompendo, e fuor traendone
Gli argenti, e appresso ciò che dentro serrano
Di buono: e nella strada, dove guardano
Quelle finestre, vô che stia2 aspettandomi,
Chè acconciamente ad un spago attaccando le
Robe, e a parte a parte giù calandole
Pian piano, te le facci in grembo scendere.
Fatto questo, che resta se non irsene
Per Graffignana in Levante3 ben carichi?
Camillo intanto nella cassa, tacito,
Emilia indarno aspettando che a trarnelo
Venga, al sgombrar ne darà spazio comodo:
Nè Massimo potrà nè potrà Cintio
Della nostra levata prima accorgersi,
Che a Francolin4 saremo.
Nibbio.                                            C’ha a succedere
Poi di Camillo?
Astrologo.                          Io lo dono al gran diavolo.5


  1. Altro esempio da potersi aggiungere a quello che trovasi a pag. 84, lin. 24.
  2. Il Pezzana, e gli altri più moderni: vuò tu stia.
  3. È Graffignana paese degli Apennini soggetto al ducato di Modena. Qui è scherzo sul nome, com’è ancora su quel di Levante, per esprimere il furto che meditava l’astrologo, dicendosi bassamente in Lombardia — (e in altre parti d’Italia) — sgraffignare per rubare, e così pure fare il levate, o il leva eius. E per usar questo scherzo, si è servito il poeta del nome di Graffignana, come il volgo suol chiamar quel paese, in cambio di Garfagnana, che n’è il nome più colto, e dagli scrittori più volentieri adoperato. — (Barotti.)
  4. Villa del Ferrarese, come dicemmo nella Cassaria — (Vedi a pag. 154, nota 2). Qui pure è scherzo sul nome, e significa luogo franco e sicuro. — (Barotti.)
  5. I gallofili e i gallofobi noteranno egualmente come questo modo tenga