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154 | la cassaria. |
Sempre contesa e rissa; il loro studio
Tutto è di opporsi a gli tuoi desiderii;
Sempre braman rubarti, sempre pensano
D’usarti fraude e tradimento; l’animo
Lor tutto è di cacciarti in precipizio.)
Trappola.Costui, per quel ch’io sento, si dê accorgere
Che comprar voglio, chè cerca, lodandomi
Tanto le merci sue, pórmele in grazia.
Lucramo.(Se avesse un uom tutte le sceleraggini
Commesse che si possano commettere,
E che tenesse, com’io, in casa femmine,
E tollerar potessi la lor pratica
Senza venir ogni momento in collera,
In ira, in stizza, in odio, in rabbia, in furia;
Senza gridare e biastemare e mettere
Sozzopra il ciel, la terra, il mare e l’aria;
Meritería perdon, più che facessino
Mai con orazïon Santi nell’eremo,
Con discipline, digiuni e vigilie.)
Trappola.E s’elle duran teco, e non s’impiccano,
Più che di Job è la lor1 pazïenzia.
Lucramo.(Costui che viene in qua, pur or debb’essere
Di nave uscito, chè ’l facchino carico
Si mena dietro.)
Trappola. Secondo l’indizio
Ch’i’ n’ho, in questo contorno quest’uomo abita.
Ecco la casa grande, ecco la picciola
Strada; i duo sporti qui dietro rimangono.
Lucramo.Costui debbo cercar dove si mettere,
Senza ire all’oste: volentier starebbesi
A Francolin.2
Trappola. Ecco chi può informarmene.
Dimmi, uom dabben, perchè io son qui mal pratico...
Lucramo.E quanto tu ci debbi esser mal pratico!
Io non ho il nome c’hai detto, e non ebbelo
Mio padre mai, nè mai l’ebbe mio avolo,
Nè mai alcun del sangue mio.
Trappola. Perdonami