Pagina:Ariosto-Op.minori.1-(1857).djvu/203

174 satira terza.

Donne poi dietro e staffieri e un ragazzo
123Che le sciorini il cul,1 tu la contenti.
     Vorrà una nana, un buffoncello, un pazzo,
E compagni da tavola e da giuoco,
126Che tutto il dì la tengano in sollazzo.
     Nè tòr di casa il piè nè mutar loco
Vorrà senza carretta:2 bench’io stimi,
129Fra tante spese, questa spesa poco;
     Che se tu non la fai, che sei de’ primi
E di sangue e d’aver nella tua terra,
132Non la faran già quei che son degl’imi.
     E se mattina e sera ondeggiando erra
Con cavalli a vettura la Giannicca;
135Che farà chi del suo li pasce e ferra?
     Ma se l’altre n’han dui, ne vuol la ricca
Quattro: se le compiaci più che ’l conte
138Rinaldo mio,3 la ti avviluppa e ficca.
     Se le contrasti, pon la pace a monte;
E, come Ulisse al canto, tu l’orecchia
141Chiudi a pianti, a lamenti, a gridi ed onte:
     Ma non le dire oltraggio, t’apparecchia
Cento udirne per uno, e che ti punga
144Più che punger non suol vespe4 nè pecchia.
     Una che ti sia ugual, teco si giunga;
Che pôr non voglia in casa nuove usanze,
147Nè più del grado aver la coda lunga.
     Non la vuò tal che di bellezze avanze
L’altre, e sia in ogni invito, e sempre vada
150Capo di schiera per tutte le danze.
     Fra bruttezza e beltà truovi una strada,


  1. Sostenendole dietrovía lo strascico, come allora costumavasi. Vedi il verso 147.
  2. Singolare è lo scambio avvenuto coll’andare de’ tempi tra le parole Carrozza e Carretta. Nel cinquecento non chiamavasi altrimenti che carretta quella che oggi dicesi carrozza; e ne sono prove specialmente in molte fra le Novelle del Bandelle. Carrozza, poi, vediamo usato dal Caro per Carretta da portare terra o altri pesi. Vedi il Vocabolario del Manuzzi, voce Carrozza.
  3. Era forse il conte Rinaldo Ariosti cugino dell’Autore. La ti avviluppa e ficca, cioè ti aggira e t’inganna. — (Molini.) — Di Rinaldo Ariosti, che ebbe per moglie una Madonna Contarina e morì nel 1519, parlasi nella Lettera VI delle riprodotte da noi nel volume secondo.
  4. Secondo la pronuncia popolare, in vece di Vespa; come Querce per Quercia.