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vi ha provveduto col suo lavoro: Il Bacco in Toscana di Francesco Redi e la poesia ditirambica, con un’appendice di rime inedite del medesimo. (Città di Castello, S. Lapi, 1890. In 16.° di pp. XX, 213). Egli, ripubblicando dai manoscritti il celebre ditirambo, ne ricerca le probabili origini in quelli scritti prima del Redi, e studia l’influenza ch’ebbero su questo scrittore i poeti che lo precedettero; enumera le prime prove del Redi nello stile bacchico, e le l’orme che la poesia di lui successivamente assunse ec.; e da questo lavoro nnnuto egli ò condotto a estendeie le sue indagini sui precursori e sui seguaci del Medico toscano, e a dare uno studio completo della poesia ditirambica in Italia. Onde, distinte tre forme nei ditirambi scritti prima del 1685, anno in cui il B. in T. venne alla luce; la forma anacreontica, la mostruosa e la giocosa; egli discorre partitamente di ognuna di queste, e si ferma a ricordare i poeti che in esse scrissero, come il Chiabrera, il Capezzali, il Cicognini, il Fioretti, il Gualterotti, il Villani, il Panciatichi ec. E, dopo avere studiato il Redi e la poesia di lui, si occupa degli imitatori del Bacco; dei novatori mediocri; del Carli, di Gaspare Gozzi, del Gargallo, che scrissero felicemente in forma nuova; e finalmente degli autori dialettali.

A questo studio accurato segue un’appendice di venti rime inedite del Redi, che l’Imbert ha trovato nei codici Rediani della Laurenziana, e che ora pubblica corredandoli di opportune note.

E. C.


— Il sig. P. Guaitoli ha pubblicato, per nozze Guaitoli-Lancellotti (Carpi, 1891j, Una lettera inedita di L. A. Muratori, del 24 giugno 1730, in cui si parla di «scritture del celebre sig. Salvini intorno all’origine ed antichità di Pontremoli». L’originale si conserva nell’archivio della Commissione di storia patria di Carpi.

— Il prof. Alessandro D’Ancona ha pubblicato, per nozze Aghib-D’Ancona, Parigi, la Corte, la Città. Ragguagli tratti dalle relazioni di Cassiano Dal Pozzo (1615) e di Gio. Batt. Malaspina (1786) (Pisa, Nistri, 1891. 8.° di pp. 42). La relazione di Cassiano dal Pozzo, che accompagnò nel 1625 il card. Francesco Barberini legato in Francia, (tratta da un ms. della Biblioteca nazionale di Napoli, X, E, 54) descrive la corte di Luigi XIU; quella del Malaspina, che fa parte della Relazione del suo viaggio in Portogallo in compagnia del marchese Del Vasto plenipotenziario napoletano (ms. nell’Archivio di Stato di Firenze) descrive la città. Di quest’ultima diede già un saggio I. Del Badia, nella sua Miscellanea fiorentina, n. 6, pubblicandovi il Ragguaglio di Firenze; e tanto questo, quanto il nuovo Ragguaglio concernente Parigi, sono così pieni