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434 pubblicazioni periodiche

politica di Adriano nei primi anni del ano governo confermerebbe questa opinione. " Egli aveva sperato di potersi formare un vasto e potente stato sotto la supremazia nominale dell’imperatore, su le rovine del regno dei Longobardi; e se era riescito ai papi d’acquistare l’Esarcato, la Pentapoli, il Ducato di Roma, i Ducati di Spoleto e Fermo e una parte della Toscana, perchè non doveva essere possibile di stendere anche di più il loro dominio? Disegni così vasti dovevano trovare la loro base legale nel Constitutum di Costantino „.

Storicamente sarebbe infine inverosimile che questa falsificazione sia posteriore all’anno 785. Già nel 781 Carlomagno durante il suo soggiorno in Italia le aveva dato un nuovo ordinamento, nominandone re il suo figliuolo Pipino, che fu unto dallo stesso Pontefice. Questo riconobbe così formalmente la signoria di Carlo in Italia; anzi da quel punto in poi non segnò più i suoi diplomi cogli anni dell’impero, ma con quelli del suo pontificato. Ad ogni modo dopo questo tempo non mostrò più di pretendere ad aumentare il suo stato sopra " omnes italiae seu occidentalium regionum provintias „. — "Solo molto più tardi la curia romana potè pensare a riprendere quei disegui, che quantunque in modo vago, aveva avuti innanzi agli occhi l’autore della donazione di Costantino; ed allora appunto non si trattenne dall’usare nel modo più ampio del documento falsificato„.

Alceste Giorgetti.




— Nell’Archivio Trentino, an. IX, fase. 2 (1890) il sig. F. Ambrosi, bibliotecario della Comunale di Trento, pubblica un’importante memoria su I tipografi trentini e le loro edizioni, con ispeciale riguardo alle cose teatrali, alla letteratura dialettale ed alle pubblicazioni periodiche. La memoria dà notizie dal 1475 sino ai nostri giorni, ed è corredata di molte indicazioni bibliografiche. - G. Papaleoni parla delle Chiese di Condino prima del 1330, con copiose e minute notizie desunte dagli archivi comunali ed ecclesiastici del Trentino, finora in massima parte inesplorati.

— L’Archivio Veneto, fondato dal benemerito Rinaldo Fulin, e continuato dopo la morte di lui, dalla R. Deputazione Veneta di storia patria, dopo avere pubblicato nel corso del 1890 l’Indice generale e tripartito dei suoi primi quaranta volumi (an. 1871-1890), ha incominciato nel corrente anno una nuova serie col titolo di Nuovo Archivio Veneto, che si pubblica, come la prima, a fascicoli trimestrali, ed è diretta dall’egregio comm. Federigo Stefani, Soprintendente degli Archivi di Stato in Venezia. Auguriamo al rinnovato periodico, che ha tanto belle e nobili tradizioni, prospera vita, e intanto diamo l’indice del contenuto del 1.° fascicolo della Nuova Serie. - V. Malamani. Gasparo Gozzi. Figura. - A. Favaro. Galileo Galilei e la presentazione del canocchiale alla Repubblica Veneta. - P. Pinton. Una lapide ed una ancona in Pieve di Sacco (con facsimili). - C. Cipolla, Postille al primo volume delle Antiche Cronache Veronesi. - A. Ferrai. A. Medin. Rime storielle del secolo XVI. - G. Monticolo. L’arte dei Fioleri