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il libro di antonio billi 363


Fece dua figure nella faccia del munistero di Baldaccio: sopra la porta di S.o Tommaso di Firenze, Christo et s.o Tommaso.

Dipinse negli Agnoli nel chiostro dell’orto grande, di verde terra molte figure con grand’artifitio et assai lodate.

Dipinse nel chiostro di San Miniato a Monte ancora di verde terra, ma non molto stimato.

Fece più storie in panni et in altri luoghi, assai commendate.


XXII. Frate Philippo fiorentino. Costui fu grazioso di ornato et artifitioso sopra modo: valse molto nelle compositioni et varietà, nel colorire, nel rilievo, negli ornamenti d’ogni sorte massimo o imitati dal vero, o fitti.13)

|fo. 81r] (Questo foglio è senza scrittura).

(Brunelleschi)


...


|fo. 82r] uso verso e cittadini. La qual cosa Filippo fare non volse mai: nondimeno detto Filippo non si potè contenere che non lavorassi in su dette porte, come etiam feciono et Donato et Luca della Robbia et Antonio del Pollaiuolo: perchè se così non fussi seguito, era impossibile che si conducessino a perfectione: et conosconsi tra gli intendenti le maniere di tutte le figure o maestri distincte, perchè in esse è gran varietà et artifitio.

Fece una s.a Maria Magdalena posta nella chiesa di s.o Spirito, la quale arse quando la chiesa: cosa eccellentissima senza comparatione a quelle che sono in S.o Giovanni di mano di Donato.

Vedesi in S.a Maria Novella il crocifisso di rilievo da non equipararlo all’altra figura fatta a gara con Donato, il quale n’haveva fatto un’altro, hoggi in S.a Croce.

Furono allogate a lui et a Donato insieme dua figure di marmo che sono nelli pilastri d’Orto S.o Michele, cioè la figura di s. Piero et quella di s.o Marco, opere molto degne.

Fece in prospettiva la chiesa et la piaza di S.o Gallo (sic invece di: «s. Giovanni») et il Palagio de’ Priori.

Fece il modello della chiesa di S. Spirito, opera eccellente, benchè non fussi seguìto interamente l’ordine suo, nè nelle porte nè ne’ ricignimenti di fuori, che s’haveva a dimostrare nel modo che esso era dentro, nè negli |fo. 82v] altari delle cappelle, che havevano a essere dal lato dinanzi et volgere il prete el volto alla chiesa a dire la messa: contrarli come sono al presente. Nè etiam nella cupola: perchè si sono alzati troppo ne’ pilastri et ne’ capitelli delle colonne et nel ricignimento di sopra, in modo che successive la cupola viene a essere uscita della sua ragione et proporzione: per