Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/388

368 il libro di antonio billi

da Neri suo figliuolo, che a questo tempo aveva soli 15 anni (Vedi Vasari t. II, p. 50 e 64).


(Masaccio.)

(8) Fin qui il testo è tolto, parola per parola, più fedelmente dunque che nel Cod. Petrei, dal Proemio del Landino. È questa una delle prove che nel Cod. Strozziano possediamo una copia più esatta del Libro di Antonio, che nel Cod. Petrei.


(Masolino.)

(9) Manca questa indicazione nel Cod. Petrei per sbaglio del copista. Cfr. la nota 84 alla notizia sulle opere di Masaccio nel detto codice.


(Fra Giovanni da Fiesole.)

(10) Il copista qui ha messo per sbaglio S. Gallo invece di S. Gilio. Cfr. la nota 99 al testo del Cod. Petrei.


(Spinello.)

(11) Cfr. le note 109 e 110 al testo del Cod. Petrei.


(Andrea da Castagno.)

(12) Qui lo Strozziano riproduce parola per parola il relativo passo del Proemio del Landino, più esattamente che non il Cod. Petrei.


(Fra Filippo.)

(13) Anche questo brano è copiato letteralmente, e con più esattezza che nel Cod. Petrei dal Landino. Colle ultime parole, con che ha termine il fo. 80v, il ms. è interrotto: mancano i fogli 9-12 della numeraz. antica, in luogo dei quali, quando il codice fu legato, venne intercalato il fo. 81 rimasto bianco. Nel fo. 82.r la scrittura ricomincia da mezzo la notizia del Brunelleschi.


(Donatello.)

(14) Fin qui il testo è tolto parola per parola dal Proemio di Crist. Landino. Vedi la nota 39 al Cod. Petrei.

(15) Questa è l’unica volta che l’autore del Libro di Antonio si mette innanzi parlando di sè in prima persona. Il compilatore del Cod. Petrei trasforma questo passo, sostituendo alla forma personale attiva del verbo la impersonale passiva e ciò è una nuova prova della maggiore fedeltà del Cod. Strozziano.


(Ghiberti.)

(16) Con queste parole finisce al fol. 85.v il testo del codice Strozziano; il resto dei fogli manca nel manoscritto, come lo possediamo oggi.

Stuttgart Cornelio de Fabriczy.