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324 | il libro di antonio billi |
ariento di s.to Giovanni.70) Lavorò nella Parte Guelfa con Lorenzo di Bartoluccio, dove fecie cose miracolose71) et tutte le storie di s.to Giovanni, et paramenti di decta chiesa furno i disegni di sua mano.72)
|fo. 46r] Buonamico detto Buffalmacho insieme con Bruno et Capardino (invece di: Calandrino) sua compagni dipinsono la chiesa di Faenza dove stanno le monache, dove intesono che quelle havevono vernaccia molto buona, et feciono disegnio come potessino assaggiarla: et cominciorno a dipigniere le fiure scolorite: et addimandati dal castaldo perchè così le faciessino, rispuosono che bene si farebbono colorite, se qualche volta si spruzassino la bocha con qualche buono vino: onde il castaldo cominciò a dare loro alle volte di decta vernaccia, et alle fiure tornò il colore in viso. Usavono le monache anchora dare loro a mangiare assai agli et cipolle: et loro cominciorno a fare le fiure che volgievano le spalle, nè si vedeva il dinanzi: et dimandati, perchè in tal modo le facievano volte, che alle monache non satisfacievano niente? Gli quali così rispuosono: non vi maravigliate di questo, perchè le suore ci danno a mangiare tanti agli e cipolle: el quale puzo tanto dispiace a queste fiure che tutte ci voltano la schiena come vedete, per non sentire il nostro tristo fiato: et così fu cambiato loro vita, et le fiure tornarono ben fatte.73)
Dipinsono in casa di Nicholo Cornachini in Camerata, et in altri luoghi, dove si vede assai buoni tratti: di costoro fa mentione il Bochaccio.
Giovannino da s.to Stefano a ponte di Firenze dipinse tre cappelle in s.ta Trinita, quella degli Scali, et una al lato, et la terza da l’altro lato della cappella maggiore di s.to Paolo; anchora dipinse più altre cose.74)
Bicci fiorentino dipinse e Martiri nel Carmine, et nella compagnia de Martiri drieto a Candegli (invece: «a Camaldoli» come nello Strozz. e Gadd.), et uno s.to Cristofano a lato alla porta del martello di s.ta ✠ et la faccia a lato, et nel chiostro di drento de frati: et nella sala della casa vechia de Medici dipinse più cose: |fo. 46v] et dipinse dodici Apostoli che sono in s.ta Maria del Fiore, et più santi a piè della finestra della cappella de Lenzi in Ognissanti: et Neri suo fratello (invece di: «figliuolo», come scrive bene lo Strozz. e il Gadd.) dipinse detta cappella de Lenzi in Ognissanti.75)
Bernardo fiorentino dipinse in tavola assai, et in Pisa la chiesa di s.to Paulo et (sic) a Ripa d’Arno, et in Campo Sancto lo inferno: et in Firenze et di fuori.76)