Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
annunzi bibliografici | 343 |
Belle sono le tre lettere di Paolo Costa alla Caterina Franceschi Ferrucci, scritte nel 1831 da Corfù dove «era onorato da tutti ed amato». Lieve importanza ha quella di Antonio Canova a Giovan Paolo Schulthesius; anco più lieve quella di Giacomo Leopardi al Resini. E del Leopardi se ne ha poi una alla Franceschi Ferrucci; e con questa si chiude il libriccino presente.
G. S.
Torneremo a parlare di quest’opera tostochè per intiero sia pubblicata per le stampe. Nella prima parte il sig. Falconi descrive i monumenti del lato occidentale del Golfo, cominciando dal promontorio de’ Cappuccini ed estendendosi fino allo scoglio del Tinetto: nella seconda parte descriverà i monumenti del lato orientale del Golfo principiando dal promontorio medesimo e giungendo sino al monastero di S. Croce presso l’imboccatura della Magra.
G. S.
Ben metteva conto che fossero poste alle stampe e illustrate queste lettere di Pietro Giordani a Giuseppe Ligi urbinate; il quale, come ne insegna l’editore, che è Francesco Donati, «fu povero di fortuna, ma ricco d’ingegno, d’umile condizione, ma di sensi nobilissimi». Il Giordani lo conobbe nell’autunno del 1813, e l’amò d’affetto potente; chiaro lo mostrano queste lettere, che sono ricche di dottrina e di senno, e utilissime a leggersi, massime per chi voglia scrivere e pensare da italiano.
G. S.
Questa informazione, non mai fino a qui stampata, è tratta da una copia contemporanea che si trova nel codice 574 della classe XXV de’ mss. Strozziani della Biblioteca Nazionale di Firenze; e che sia opera di messer Piero Parenti si ricava dal Catalogo de’ mss. della