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Ell’anno 1716. si scoprivano in Sicilia molte Monete d’oro falsificate, e cercandone gli Orefici la mistione col loro modo usato, diedero motivo di attaccarsi una questione in una assemblea di uomini dotti, e virtuosi: alcuni tra questi si lamentavano de’ Siciliani di oggidì, come inferiori nell’ingegno a’ Siciliani de’ tempi antichi, e facevansi ragione, arringando moltissime di quelle ingegnose invenzioni, ritrovate da’ famosi antichi Siciliani, tra’ quali celebravano più quelle di Archimede Siracusano, di cui si dice, che col mezzo dell’acqua avesse scoperta la mistione dell’argento, che l’Orefice aveva frapposto nella corona lavorata per il Re Jerone.[Vitruvio lib.9.c.3.] Questo artificio, ripigliarono allora alcuni tra quei della dotta assemblea, da nessuno è stato a’ tempi nostri pratticato: altri aggiunsero, che questa invenzione di Archimede non corrispondeva all’esperienza, nello scoprimento della mistione dell’oro coll’argento, e pretendevano essi cavar diverse conseguenze sì dalla dottrina del Galileo, come dalla di-


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