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un nome tenero, un nomignolo pieno di carezze: fatto apposta per una donnina vulcanica; come Beatrice sta bene alla vaporosa sublimità di un essere librato fra la terra e il cielo, che ha conosciuto la terra solo per lasciarla e che chiama il suo poeta agli amori infiniti; i quali, se infiniti, non dovrebbero neppur principiare....
Se Dante da Majano ha veramente esistito (dico così perchè c’è chi, non senza fondamento, sostiene immaginari lui e i suoi versi e la sua Nina), avrebbe trovato più sugo nei suoi amori colla Nina che il gran Dante coll'eterea Beatrice.
Ma è altrettanto vero che come poeta il Dante da Majano sarebbe stato appunto quel tanto che ci voleva per essere un Dante, a Majano: e però ci è lecito invidiare i suoi solidi godimenti amorosi, ma non paragonare le sue pallide rime coi fulgori del colosso fiorentino.
Sarebbe stato certo un onore per il problematico Dante da Majano che il suo