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altri numeri uguali; e sotto questo punto di vista un numero qualunque scritto si potrà considerare come un Moltiplicatore in una operazione di moltiplicazione da eseguirsi sopra un Moltiplicando sottinteso (ivi §.II, N.° 11), il qual moltiplicando, come numero, sarà sempre per noi grande quanto mai si vorrà ad arbitrio.

Quindi segue, che una o più cifre, ovvero uno o più caratteri, (che d’ora in avanti scriveremo sempre tutti equidistanti tra loro), oltre all’avere, a tenore delle convenzioni stabilite (ivi §.I, N. °7), un valore semplicemente numerico, sì assoluto che relativo alla loro località respettiva, si potranno nello stesso tempo assumere collettivamente anche come la caratteristica di una operazione, cioè di una moltiplicazione da eseguirsi sopra un’altro numero arbitrario, che nel calcolo non comparirà scritto giammai, ma al quale cotesta caratteristica dovrà sempre mentalmente riferirsi.

Volendo così interpetrare una cifra, od un sistema di cifre, che presentino la propria idea di numero, noi intendiamo di accordare il medesimo significato anche alla cifra elementare 1, ed all’ausiliare 0 isolatamente (ivi 51 N.° 9.) talmentechè riguarderemo la prima come la caratteristica della moltiplicazione per