vien ad aggirarsi sui Volgari d’Italia, ne rintraccia bensì
l’arte e l’ingegno di coloro, che seppero più o meno sollevarsi
al Volgare Illustre; ma nel raffrontar essi Volgari, non esclusi
quel di Sicilia e il Bolognese, istintivamente si muove a fame
maggiore o minore stima, secondo che gli sembravano conformi
al Volgare suo proprio, E questo era il Volgare de’ suoi generanti,
il Volgare della sua Gente, il Volgare di Toscana,
vo’ dire, e segnatamente quello di Firenze, che per diritto
giudizio di natura, e per accorta e continua esperienza, gli
parve più bello e più virtuoso e di suoni vocali ben più armonizzato.
Tuttavia si persuase che, volendo recarlo negli
Scritti, bisognasse attendere allo Stile, conveniente alla natura
degli Scritti medesimi, affine di trascegliere da cotal natio Volgare
quella parte che vi corrispondesse meglio. No davvero,
che non h a supporsi, ch’egli pensasse di prescriverlo senza alcuna
discrezione, non che solo ai Dicitori in Rima, a tutti gli
altri Scrittori, quando fu suo costante avviso, che s’avesse in
prima a vagliarlo, misurarlo e ponderarlo, per rimuoverne
ciò che vi si ravvisasse disdicevole all’Uso letterario. Pertanto,
se l’Allighieri vitupera e condanna, insieme cogli altri Italici,
questo quello dei Volgari Toscani, non eccettuandone il Fiorentino,
vi s’induce non già perchè ne disconoscesse il singolarissimo
privilegio, ma perchè quasi a trastullo ed a caso se
n’erano serviti i Rimatori Toscani. Laddove non si ritenne dal
lodare soprattutto i Poeti convenuti da ogni Terra italica alla
Corte di Federico II di Sicilia, dacchè essi poetando eransi dimostrati
osservatori dell’Arte e della Ragione per dipartirsi dal
Volgare natio, affine di seguire il Volgare quivi oramai divenuto
Cortigiano e Illustre. Ai Dicitori Italiani adunque, delle
cui Rime s’allegrava la sì magnificata Corte, e a que’ di Sicilia
massimamente, vuolsi recare il giusto vanto d’essere stati i
primi che dalle rozze Cantilene, risuonanti nel loro rispettivo
Dialetto, si rivolsero a poetare con freno d’Arte nel Volgare
già tanto accreditato. Or che è mai questo si prezioso Volgare?
Qual norma ne attingeranno i nostri Scrittori? Potrebbe
forse mai essere il Linguaggio destinato all’italiche Famiglie?
Da quanto abbiamo premesso, non sarebbe difficile il dar a ciò