Pagina:Alfieri - Vita, I, Londra, 1804.djvu/77


EPOCA SECONDA. CAP. VI 75

della Val d’Aosta, mi andava anche prestando [1763] varj libri Francesi, ch’io cominciava anche ad intendere alquanto; e tra gli altri ebbi il Gil-Blas, che mi rapì veramente; e fu questo il primo libro ch’io leggessi tutto di seguito dopo l’Eneide del Caro; e mi divertì assai più. Da allora in poi caddi nei Romanzi, e ne lessi molti, come Cassandre, Almachilde &c. ed i più tetri e i più teneri mi facevano maggior forza e diletto. Tra gli altri poi, Les Mémoires d’un homme de qualité; ch’io rilessi almen dieci volte. Quanto al cimbalo poi,benchè io avessi una passione smisurata per la musica, e non fossi privo di disposizioni naturali, con tutto ciò non vi feci quasi nessun progresso, fuorchè di essermi sveltita molto la mano su la tastiera. Ma la musica scritta non mi voleva entrare in capo; tutto era orecchia in me, e memoria, e non altro. Attribuisco altresì la cagione di quella mia ignoranza invincibile nelle note musicali, all’inopportunità dell’ora in cui prendeva lezione, immediatamente dopo il pranzo; tempo, che in ogni epoca della mia vita ho sempre palpabilmente visto essermi espressamente contrario ad ogni qualunque anche minima operazione della mente, ed anche la semplice applicazione degli occhi su