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46 | rime varie |
6Stanno valor, costanza, ed innocente
Costume, e voglia ardente
Di morir mille volte anzi che sola
Una servire. Al capitan che in pregio
Ivi sovr’ogni egregio
11Stassi, mentr’egli ad ogni onor s’invola
Sotto modesta stola,1
Il multiplice dono
Reca ella: e in lui piú capitan sovrani
Ecco ristretti con bell’ordin sono. — 2
Deh quanto i vostri sforzi, Angli, or fien vani!
VII.
Insolentir, perchè piú numer3 sete,
Già vi vegg’io da prima:
Che pro? se chiuso entro al suo vallo4 il duce,
De’ suoi ch’egli a ragion uomini estima
Serba le vite, e miete5
6Senza sangue lo allòr che piú riluce,6
Finché sorga la luce
Che scorrer veggia il vostro7 ov’ei v’investa. —
Cosí ben anni, ancor che presto8 a morte,
Stassi nel campo il forte
11Per la patria far salva; a cui non resta,
Se a perir mai vien questa,
Altra gente né altr’arme.
Oh bene speso indugio! Ecco consunto
Il compro ardir9 Britanno esser già parme;
Ecco, ecco al fin di libertade il punto.
VIII.
Esci Washington, esci: ecco l’istante10
Ove scontar le offese
- ↑ 12. Sotto modesta stola, sotto abito modesto.
- ↑ 14-15. E le virtú accolte di capitani diversi formano di lui il perfetto capitano.
- ↑ VII. 1. Piú numer, piú numerosi.
- ↑ 3. Vallo, trincea, steccato.
- ↑ 5. E de’ quali deve perciò risparmiare piú che gli è possibile la vita.
- ↑ 6. Lo allòr che piú riluce, la fama di prode guerriero; ricorda il verso di Dante (Purg., XXI, 85 seg):
Col nome che piú dura e piú onora
Era io di là.... - ↑ 8. Il vostro sangue.
- ↑ 9. Presto, pronto, preparato.
- ↑ 15. Il compro ardir, l’ardimento delle milizie mercenarie.
- ↑ VIII. 1-6. La caduta di Yorktown, difesa dal generale Cornevallis e assediata dal Washington segnò veramente la fine