Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
208 | dal «misogallo» |
Deh, se il mio dir qui d’onorarti assume,1
8 Fa questi accenti miei di te presaghi.
Bench’io canti, e non narri, unico scopo
Tu mi sei sola, e il mezzo mio, tu sola,2
11 Poiché atterrar l’ipocrisia m’è d’uopo.
Sia vero il ver; né di Sofisti scuola
Faccia il Gallico piombo esser piropo:3
14 L’aquila sí, ma non mai l’asin, vola.
Proemio.
13 gennaio 1795.
.... Funemque reduco Persio, Sat., V, 118. |
Al Carcer lor gli Schiavi io riconduco. |
Odio all’emula Roma acerbo eterno4
Giurava il forte Annibale su l’ara:5
Né a vuoto usciva la minaccia amara,
4 Che gli era anzi di Gloria eccelso perno.6
Io, benché nato nel piú inerte verno
Dell’Italia spezzata, e d’armi ignara,7
Odio a’ Galli giurai, né fia men chiara
8 Quest’ira un dí, s’io l’avvenir pur scerno.8
Forse verrà, che in altri Itali petti
Sdegno e valore ribollendo, e forza,
11 Farà mio giuro aver sublimi effetti.9
Svelato intanto in sua bugiarda scorza10
Sia ’l putridume dei superbi insetti,11
14 Che virtú grida, e ogni virtude ammorza.
- ↑ 7. Assume, Intende, desidera.
- ↑ 9-10. Scopo, fine supremo; e il mezzo per raggiungere la verità è la verità stessa. In piú luoghi dell’Autobiog. l’A. dice di aspirare, soprattutto, alla fama di veridico poeta.
- ↑ 13. Il piropo è una specie di granato.
- ↑ 1. Emula, di Cartagine. — L’acerbo si riferisce all’intensità dell’odio di Annibale, l’eterno alla sua durata.
- ↑ 2. Parve sempre bella e nobile all’A. la figura di Annibale, e già di lui aveva trattato nel sonetto, riferito nella prima parte di questa raccolta: Il peggio è il viver troppo, e il sepper molti.
- ↑ 4. Perno ha qui il significato di sprone, incitamento.
- ↑ 5-6. Io, benché nato quando piú la tirannide da una parte, e l’inerzia dall’altra gravava sulla mia patria. — D’armi ignara; viene alla mente il Foscolo nei Sepolcri:
Armi e sostanze t’invadeano ed are
E patria, e, tranne la memoria, tutto. - ↑ 8. S’io l’avvenir pur scerno, se mi è dato leggere nell’avvenire; si ricordi la presaga penna del Tasso.
- ↑ 9-11. Echeggia, in questa terzina, ciò che l’A. dirà poi nel son. conclusivo del Misogallo: Giorno verrà, tornerà giorno in cui.
- ↑ 12. Scorza, aspetto esteriore.
- ↑ 13. Questi superbi insetti sono i Francesi. Ma, veramente, il putridume degli insetti che, mentre grida virtú, ne soffoca ogni manifestazione, mi pare immagine poco felice.