Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
di vittorio alfieri | 95 |
LXXXIV [cxv].1
Vede, nel pensiero, la sua donna che lo aspetta.
L’Arno già, l’Appennino, e il Po mi lasso2
Dietro le spalle; e l’Alpi negre a fronte
Già mi mostran l’angusto ed erto passo,
4 Per cui convien cbe al Tirolese io monte.3
L’amoroso pensiero agili e pronte
L’ali ha cosí, ch’oltre quei massi al basso,
Là dove il Reno è assai già lungi al fonte,
8 Io fortemente immaginando passo.4
E del gran fiume in su la manca riva5
Trovo, tra vespro e sera, entro un bel bosco,
11 Sola e pensosa una terrena Diva.
Già, per le folte piante, è l’aer fosco;
Non visto, odo che dice: or non arriva
14 Gente ancor qui dal bel paese Tosco?
LXXXV [cxvi].6
Sulle infelici condizioni dell’Italia.
Quattrocent’anni, e piú, rivolto ha il cielo,
Da che il Tosco secondo, in carmi d’oro7
Si dolse aver canuto Italia il pelo,
4 E morta essere ad ogni alto lavoro.8
Che direbbe or, s’ei del corporeo velo
Ripreso il carco,9 all’immortal suo alloro
Star sí presso mirasse il crudo gelo
8 D’ignoranza, che fa di sé tesoro?
- ↑ Nel ms.: «9-10 agosto, fra Trento e Brixen».
- ↑ 1. L’Arno, la Toscana, l’Appennino, l’Italia centrale, il Po, quella settentrionale.
- ↑ 4. Il Brennero. — Al Tirolese, al Tirolo.
- ↑ 8. Dante (Purg., XXVII, 16 e segg.):
In su le man commesse mi protesi
Guardando il fuoco, e immaginando forte
Umani corpi già vednti accesi. - ↑ 9. La Contessa era allora a Colmar, nell’Alsazia, sulla riva sinistra del Reno.
- ↑ Nel ms.: «11 agosto, tra Brenner e Steinack».
- ↑ 2. Il Petrarca. — In carmi d’oro, in poesie di meravigliosa purezza.
- ↑ 3-4. Credo che l’A. si riferisca particolarmente alla canzone Spirto gentil che quelle membra reggi, e, di essa, a que’ versi:
Che s’aspetti non so, né che s’agogni
Italia, che suoi guai non par che senta,
Vecchia, ozïosa e lenta.
Dormirà sempre, e non fia chi la svegli? - ↑ 6. Il carco, il peso.