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libro iii - capitolo ii
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terzine di Dante, ed anche quel solo suo verso su Roma (Paradiso, canto XVII, verso 51):

Lá, dove Cristo tutto dí si merca.

E cosí, se l’Ariosto e il Tasso avrebbero, senza l’aiuto di quei nostri due primi, e con l’aiuto dei soli loro Esti, inventata e condotta a sí alto punto la lingua. Ma giudichi pur anche chiunque all’incontro, se quegli stessi Dante e Petrarca, nati due secoli dopo, e preceduti giá da due altri Dante Petrarchi, non avrebbero anch’essi potuto eseguire i due poemi dell’Ariosto e del Tasso, e forse qualche cosa di meglio: mentre a me par dimostrato che l’Ariosto e il Tasso, o sia per l’essere stati protetti, o per l’essere nati minori, non avrebbero potuto mai eseguire molte canzoni, trionfi e squarci liberi e forti del Petrarca, e nulla quasi del maschio e feroce poema di Dante. E mi conviene pure osservare di passo che in codesto poema di Dante era facile a chi fosse venuto dopo lui di emendare o sfuggirne le bizzarie e le incoerenze; ma non mai di agguagliarne le infinite stragrandi bellezze. E circa al Petrarca si osservi che, ancorché andasse egli vagando di corte in corte, non essendo tuttavia inceppato in nessuna, non si contaminò quindi né di adulazione né di falsitá. Attribuisco io ciò al non essere egli nato suddito di nessun di quei principi, in corte di cui praticava; al non essere i principi d’allora cosí immensamente assoluti né cosí oltraggiosamente distanti dai privati, come i nostri; poiché il re Roberto di Napoli, che poetava egli stesso, (e Dio sa come) piú amico era e compagno, che non protettor del Petrarca; lo attribuisco in fine all’animo stesso del poeta, che per non essere egli nato in servitú, ancorché perseguitato poscia dalla fortuna e bisognoso d’ogni cosa non poté pure mai in appresso in nessun modo smentire i suoi non servi natali. Il Tasso all’incontro, nato figlio d’un segretario di un principuccio di Sorrento, ancorché d’alto animo ei fosse, si trovava pure abbagliato dalla corte dei principotti Estensi, che bisognoso di tutto lo avevano raccolto.