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ad opere pubblicate. 345


Leopoldino-Lanrenziana (Tom. ii, col. 225), ed è un Commento al Paradiso di Dante. Il Bandini, che lo giudicò scritto intorno al fine del secolo xv, ne riportò, secondo il suo costume, le ultime parole, e sono: La soprascripta Expositione, Chiose, o vero Postille oc scripto io Johanne ser Cambi, ecc.: anche il Tiraboschi ci rammentò il Sercambi come storico lucchese, senza però nulla aggiugner del suo. Ora, avuto riguardo alla conformità del nome, del soprannome, all'epoche della vita e alla identità della patria, parmi di non posare sopra ombratili conghietture formando del cronista di Lucca, dello spositore di Dante e dello Scrittore delle Novelle un solo ed unico autore.

Voi, veneratissimo signor Marchese, che per annobilire le vostre insigni raccolte non abbisognate di mendicar i gioielli adulterati, so che avete già rinunziato al vanto di possedere il codice veramente originale delle Novelle di questo nostro Sercambi; dovete però trovarvi pago anche della vostra copia, ch'è pure di assai vecchia data, e unica per quanto io sappia. La forma de' suoi caratteri, e quella delle sue abbreviature, la qualità della carta e i modi tenuto dallo scrittore nell'ortografia,