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di luigi cornaro. 195


profondi studi egli avea fatti sulle opere di Vitruvio e di Leon-Batista Alberti1, e che da Andrea Palladio venne molto encomiato come inventore di nuovi modi di scale, introdotte nelle sue abitazioni2. Né ciò basta, mentre partitamente intorno alla pittura, all’architettura, alla musica, all’agricoltura dettò pure varj Trattati3, ma li soli scritti


  1. "Nelle opere di Vitruvio e di Leon-Battista Alberti fece profondo studio per apprendere la teoria del bene ed ornatamente fabbricate." Così il cav. Morelli (Notizia , ecc. l. c. p. 107), il quale indi riporta il seguente elogio al Cornaro nostro, fatto da Pierio Valeriano, dedicandogli il libro quarantesimonono de' Geroglifici: Hoc de lapide et fabricis nonnullis tibi debeti existimavi, quando hodie nemo privatorum hominum te uno melius intellexit, intellectamque in usum et artem evexit. Quod si digna magnanimitatis tuae sors fato aliquo tibi obtigisset, aetas nostra nulli veterum in rei tam praeclare amplificatione cedere indicaretur.
  2. "Questi due modi di scale ritrovò la felice memoria del magnifico signor Luigi Cornaro, gentiluomo di eccellente giudicio, come si conosce dalla bellissima loggia e dalle ornatissime stanze fabbricate da lui per la sua habitatione in Padova." I quattro libri dell'Architett. Ven. de Franceschi, 1560, in fol., lib. i, c. 28, pag. 61.
  3. Accenna alcune opere di queste Operette il card.