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34 | san simpliciano |
al ricordo della visione Dantesca, quand’ecco a sinistra, confuso fra quella folla di profeti e di santi che dappiedi della pittura guardano al «sicuro e gaudioso regno,» voi scorgete ad un tratto la figura di Dante stesso.
A lui si rivolge un vecchio dai lunghi capelli e dalla barba bianchi; è egli San Bernardo? sta Dante chiedendo, stupito di non vedersi più accanto Beatrice: «Ella ov’è?» I nostri occhi corrono a tutta quella «beata coorte» in cerca di quella che
si facea corona |
e ci pare di ritrovarla, non come la ideò Dante, ma come la sentì l’artista. Un angelo tutto candido che vince gli altri in bellezza e soavità e viene innanzi, si stacca dalla schiera, e invece di rivolgere gli occhi al centro dove tutti guardano, ha il viso chinato amorosamente a guardare in giù, verso quell’energica testa incappucciata.
La sua bella mano tocca le corde del liuto, e par che in linguaggio divino dica: — drizza gli occhi in su: vedi com’io ti sorrido e ti riguardo.