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deifira | 385 |
e il ritratto dei due interlocutori di Deifira. A cc. 1r-30r: Dialogo di Pallimacro e Philarco.
Cod. misc. cart. secc . XVI -XVII; a cc. 171r-179r, senza titolo, Deifira.
Descritto sopra a p. 369.
EDIZIONI
I. Baptistae de Albertis poetae laureati opus praeclarum in amoris rimedium feliciter incipit [L. Canozzi, Padova] 14711.
2. Comincia il dialago de Palimaco et de Piliarcho composito per lo eximio et magnifico poeta messere Angelo Carazulo de Neapoli [Roma: Sixtus Riessinger?, 1473/75]2.
3. Deiphira, Venezia, Bernardino da Cremona, 14913.
4. Venezia, Antonio da Sabbio, 1528. Vedi Ecatonfilea, Edizioni, n. 5.
5. Venezia, M. Sessa, 1528. Vedi Ecatonfilea, Edizioni, n. 7.
6. Venezia, Fr. Bindoni e M. Pasini, 1534. Vedi Ecatonfilea, Edizioni, n. 8.
7. Venezia, M. Sessa, 1534. Vedi Ecatonfilea, Edizioni, n. 9.
8. Venezia, [M. Sessa?], 1545. Vedi Ecatonfilea, Edizioni, n. ro.
9. La Deiphira de M. Leon Battista Alberto ... La Déiphire de M. Léon Baptiste Albert ..., Paris, G. Corrozet, 1547 (testo italiano e traduzione francese)4.
- ↑ Cfr. la editio princeps dell’Ecatonfilea, p. 369, e nota.
- ↑ Edizione rarissima di cui due soli esemplari noti: uno nella Bibl. Estense, Modena, segnato Misc. α, B. 6. 26 (2); cfr. D. Fava, Catalogo degli incunaboli della Bibl. Est., Firenze, 1928, p. 84, n. 426; l’altro presso Lord Crawford a Londra; cfr. Gesamtkatalog cit., VI, col. 132, n. 6o38, dove l’ed. è assegnata a Napoli, 1473/75. Strana l’attribuzione dell’opera al Caracciolo; e non si tratta di un testo rifatto o contaminato come quello di cui si dirà più avanti (p. 386), ma del testo albertiano, con pochi ritocchi e alcune omissioni, in veste linguistica meridionale. L’assegnazione dell’ed. a Napoli forse si spiega col nome e luogo di nascita del presunto autore; ma è ipotesi poco probabile, perché il Riessinger stampava libri a Roma tra il 1470 e il 1483 (cfr. Short Title Catalogue of Books Printed in Italy, 1465-1600, British Museum, Londra, 1958, p. 926). Noto pure che nelle ultime battute del dialogo Pallimacro esclama: «Misero Pallimacro, fugerai Roma tua ... Adio, Roma mia». Devo l’indicazione di questa ed. al prof. Mario Santoro, che mi ha gentilmente prestato la sua copia dattiloscritta del testo.
- ↑ Hain, 423. Non figura però nel Gesamtkatalog cit., e non ne ho trovato nessun esemplare. Cfr. Ecatonfilea, Edizioni, n. 2 .
- ↑ Bibl. Nat., Parigi: Y 2.10621. Cfr. anche la traduzione francese stampata a Lione nel 1574 (B.N . Y 2.11012), dove segue Juan de Flores, Histoire d’Au1elio et Isabelle. Per altre indicazioni bibliografiche, specie per le traduzioni, vedi Michel, op. cit., pp. 16-17 .