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cena familiaris | 453 |
p. 355, 23 | Non comparirai in publico | Non ardisci uscire in publico |
p. 356, 1 | vincesti: furono subito le torme | manca furono |
p. 356, 7 | uomini vilissimi, abiettissimi i giucatori | manca vilissimi |
D’altra parte, G ha alcune lezioni che l’affiancano a L1 contro L2, ed è perciò esclusa la derivazione di G da L2 . Per esempio:
L2 | L1, G | |
p. 346, 21 | erano | iranno |
p. 347, 28 | fortissimo | fermissimo |
p. 348, 11 | unione | counione (G co... unione) |
p. 355, 1 | ritenere | rivenire |
p. 355, 20 | n’avvedi | n’avedrai |
p. 356, 4 | si dissipa | dissipata |
Tali elementi non ci permettono di stabilire rapporti più precisi tra i tre codd., come non ci permettono neanche di determinare tra le varianti sostanziali quale lezione sia l’ultima voluta dall’autore. Non giovano molto qui elementi esterni, — epoca, provenienza, ecc. dei codici, che saranno tutti e tre posteriori alla morte dell’Alberti; ma crediamo che L1, che abbiamo scelto come base del nostro testo, abbia una certa superiorità rispetto agli altri due, per le seguenti ragioni:
a) Il cod. L1 fu copiato dalla stessa mano che vergò il cod. F2 della Famiglia, quella cioè di Giovanni di Matteo Strozzi, evidentemente un ammiratore e collezionista delle opere dell’Alberti. Testimonianza ne è il fatto che questo codice è l’unico che abbia conservato il De Iciarchia dell’A., e per forza ce ne dovremo servire per il testo di questa opera.
b) Il testo della Cena in L1 è non solo trascritto con meno errori, ma sembra rispecchiare con maggior fedeltà le probabili caratteristiche linguistiche dell’originale dell’Alberti, conservando anche quella patina umanistica della grafia, che in L2 è molto più volgare.
Le varianti più significative con L2 e G si registrano qui sotto.
Per quanto riguarda la data della composizione della Cena, non