Or dov'è, donne, quella 'n cui s'avvista
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Or dov’è, donne, quella ’n cui s’avvista
Tanto piacer che ancor voi fa piacenti?
Poi non v’è, non ci corrono le genti,
Chè reverenza a tutte voi acquista.
Amor di ciò nello mio cor s’attrista,5
Che voi con la. . . . . . . . . .
Per raffrenar di lei li maldicenti;
Ed io sol moro d’amorosa vista.
Ch’è sì per Dio e per pietà d’Amore,
Ch’allegrezza a vederla ogn’uom riceve;10
Tant’è avvenante e di tutto dolciore.
Ma non curaste nè Dio nè preghiera:
Di ciò mi doglio, e ognun doler si deve;
Chè la festa è turbata in tal maniera.