Or di sdegno m'accendo, ed or m'imbianca
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Benedetto Menzini
IX1
Or di sdegno m’accendo, ed or m’imbianca
Timor la guancia, e ’l sangue al cuor si stagna;
Ora ringrazia Amore, ed or si lagna
Della sua crudeltà la lingua stanca.
5Or grido, che la vita ognor mi manca
Per quest’aspra d’Amor dubbia Campagna;
Or se gli sproni nel mio fianco bagna,
Il mio corso s’avviva, e si rinfranca.
Ed il seguir quest’amorosa traccia
10Talor parmi virtù, talvolta errore,
Che gloria, e biasmo or toglie, ed or procaccia.
Or ride, or piange; or torna in vita, or muore;
Or pace, or nimistà par che gli piaccia.
Chi vuol Proteo più ver miri ’l mio cuore.
Note
- ↑ Vari effetti d’Amore.