Or che l'aria e la terra arde e fiammeggia
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi
xlvi
invito all’ombra
Or che l’aria e la terra arde e fiammeggia,
né s’ode euro che soffi, aura che spiri,
ed emulo del ciel, dovunque io miri,
saettato dal sole, il mar lampeggia;
qui dove alta in sul lido elce verdeggia,
le braccia aprendo in spaziosi giri,
e del suo crin ne’ liquidi zaffiri
gli smeraldi vaghissimi vagheggia;
qui, qui, Lilla, ricovra, ove l’arena
fresca in ogni stagion copre e circonda
folta di verdi rami ombrosa scena.
Godrai qui meco in un l’acque e la sponda;
vedrai scherzar su per la riva amena
il pesce con l’augel, l’ombra con l’onda.