Or ch'il rigor d'una Beltà tiranna
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gregorio Redi
II
Or ch’il rigor d’una Beltà tiranna
Servì di Medicina al mal d’amore,
E da un lungo crudel febbrile ardore
Libera è l’alma, e ’l folle error condanna;
5Avvertite, occhi miei, se lei, che inganna
Col finto riso, rincontraste fuore,
Tosto correte ad avvisarne il cuore,
Che per la libertà tanto si affanna
Ed in guardia di lui, perchè non ceda,
10I pensieri più saggi indi ponete,
Cui non il Senso, ma Ragion presieda.
Ma chiudetevi voi, se saggi siete,
Perchè voi lei, ed ella voi non veda:
Il periglio che v’è, voi lo sapete.