Opere minori (Ariosto)/Rime varie/Sonetto XIX

Sonetto XIX

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Sonetto XIX.


     Quando môvo le luci a mirar voi,
La forma1 che nel côr m’impresse Amore,
Io mi sento agghiacciar dentro e di fuore
4Al primo lampeggiar de’ raggi suoi.
     Alle nobil maniere affiso poi,
Alle rare virtuti, al gran valore,
Ragionarmi pian pian odo nel côre:
8— Quanto hai ben collocato i pensier tuoi! —
     Di che l’anima avvampa, poi che degna
A tanta impresa par ch’Amor la chiami:
11Così in un luogo or ghiaccio or fôco regna.
     Ma la paura sua gelata insegna
Vi pon più spesso, e dice: — Perchè l’ami,
14Chè di sì basso amante ella si sdegna? —


Note

  1. Per chiarezza del senso, è d’uopo appresso voi sottintendere queste due voci: che siete. — (Rolli.)