Opere minori (Ariosto)/Rime varie/Sonetto VIII
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Ludovico Ariosto - Opere minori (1857)
Sonetto VIII
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Sonetto VIII.
Ben che ’l martir sia periglioso e grave,
Che ’l mio misero côr per voi sostiene,
Non m’incresce però, perchè non viene
4Cosa da voi che non mi sia soave:
Ma non posso negar che non mi grave,
Non mi strugga ed a morte non mi mene,
Che per aprirvi le mie ascose pene
8Non so nè seppi mai volger la chiave.
Se, perch’io dica, il mal non mi si crede,
E s’a questa fatica afflitta e mesta,
11Se a’ cocenti sospir non si dà fede;
Che prova più, se non morir, mi resta?
Ma troppo tardi, ahi lasso! si provvede
14Al duol che sola morte manifesta.