Opere minori (Ariosto)/Lettere/Lettera XV
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XV.1
Allo stesso.
- Magnifico messer Giovanfrancesco mio onorando.
Ho avuto, insieme con messer Guido e con madonna Alessandra, gran dispiacere della lettera, che vi sia stata aperta. S’userà per l’avvenire più diligenza, che non accada più. Lo amico non è ritornato ancora dal loco dove era andato: pur si aspetta in breve. Come sia ritornato, farò quanto per l’altra ho promesso a V. S. Circa il nome delli lavoratori, l’uno ha nome Pier Antonio Tomi, e l’altro Santo Zago. Madonna Alessandra mi dice, che non facciate fondamento sopra queste possessioni, perchè ha da messer Guido intenzione che più tosto vi saran date per una dimostrazione, che perchè sieno in effetto quelle che v’abbiano a fare le spese, perchè lui2 vi mancherà di tutto quello ch’avrete bisogno. Purchè si faccia che l’amico sia contento, non vi avete a pigliar cura d’altro. Altro non dirò. Mi offero, e raccomando, insieme con madonna Alessandra, a Vostra Signoría.
- Ferrara, xx febr. 1532.
Di Vostra Signoría, |