Opere minori (Ariosto)/Lettere/Lettera V

Lettera V

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V.1

Al marchese di Mantova.

Illustrissimo et eccellentissimo Signor mio.

Più presto per ubbidire a quanto V. E. mi comandò, le mando la mia Capsaria, che perch’io la reputi cosa degna di andarle in mano. Ho tardato alquanto a mandarla, perchè non ho avuto così presto chi me la trascriva. Qualunque ella si sia, V. E. la accetti con quella benignità colla quale è solita di vedere le altre mie sciocchezze. In buona grazia de la quale umilmente mi raccomando; e la supplico che, dove mi creda bôno a poterla servire, si degni di comandarmi.

Di V. E.
Ferrara, 6 giugno 1519.

Umil servitore,
Lodovico Ariosto.


Fuori — All’Illustmo ed Eccelmo Principe Signor Colenmo,
                    il Signor Marchese di Mantova.

Note

  1. Edita la prima volta nell’Appendice all’Archivio storico italiano, tom cit., pag. 317; ristampata dal Mortara, Epistole ec., pag. 15.