Opere minori (Ariosto)/Lettere/Lettera V
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Ludovico Ariosto - Opere minori (1857)
Lettera V
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V.1
Al marchese di Mantova.
- Illustrissimo et eccellentissimo Signor mio.
Più presto per ubbidire a quanto V. E. mi comandò, le mando la mia Capsaria, che perch’io la reputi cosa degna di andarle in mano. Ho tardato alquanto a mandarla, perchè non ho avuto così presto chi me la trascriva. Qualunque ella si sia, V. E. la accetti con quella benignità colla quale è solita di vedere le altre mie sciocchezze. In buona grazia de la quale umilmente mi raccomando; e la supplico che, dove mi creda bôno a poterla servire, si degni di comandarmi.
- Di V. E.
- Ferrara, 6 giugno 1519.
Umil servitore, |
Fuori — All’Illustmo ed Eccelmo Principe Signor Colenmo,
il Signor Marchese di Mantova.
Note
- ↑ Edita la prima volta nell’Appendice all’Archivio storico italiano, tom cit., pag. 317; ristampata dal Mortara, Epistole ec., pag. 15.