Opere (Lorenzo de' Medici)/XV. Canzoni a ballo/Canzone XVI.
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xvi
Donne belle, io ho cercato
lungo tempo del mio core.
Ringraziato sie tu, Amore,
ch’io l’ho pure alfin trovato.
Egli è forse in questo ballo
chi il mio cor furato avía:
hallo seco, e sempre arallo,
mentre fia la vita mia:
ella è sí benigna e pia,
ch’ell’ará sempre il mio core.
Ringraziato sie tu, Amore,
ch’io l’ho pure alfin trovato.
Donne belle, io v’ho da dire
come il mio cor ritrovai:
quand’io me ’l senti’ fuggire,
in piú luoghi ricercai:
poi duo begli occhi guardai,
dove ascoso era il mio core.
Ringraziato sie tu, Amore,
ch’io l’ho pure alfin trovato.
Che si viene a questa ladra,
che il mio cor m’ha cosí tolto?
Com’ell’è bella e leggiadra,
come porta amor nel volto!
Non sia mai il suo cor sciolto,
ma sempre arda col mio core.
Ringraziato sie tu, Amore,
ch’io l’ho pure alfin trovato.
Questa ladra, o Amor, lega,
o col furto insieme l’ardi:
non udir s’ella ti priega;
fa’ che gli occhi non li guardi:
ma, se hai saette e dardi,
fa’ vendetta del mio core.
Ringraziato sie tu, Amore,
ch’io l’ho pure alfin trovato.