Opera:Rime (Alfieri)

Dati strutturati

Rime

di Vittorio Alfieri

Composizione: 1776

Edizioni disponibili nelle varie lingue:

• Rime varie
• Rime varie

Alfieri scrisse le Rime tra il 1776 e il 1799. Stampò le prime (quelle scritte fino al 1789) a Kehl, tra il 1788 e il 1790. Preparò a Firenze nel 1799 la stampa della seconda parte, che costituì l'undicesimo volume delle Opere Postume, pubblicato per la prima volta a Firenze nel 1804 per l'editore Piatti con la falsa indicazione della pubblicazione a Londra. (Fonte: Wikipedia)

Edizioni

• Rime di Vittorio Alfieri da Asti, Kehl, Société littéraire typographique, 1789 (SBN, GB)
• Rime di Vittorio Alfieri da Asti, in Opere postume di Vittorio Alfieri, vol. XI, Londra, 1804 (SBN, IA, GB)
•  Rime varie , in Le rime varie e il poema L'Etruria vendicata di Vittorio Alfieri, Torino, Paravia, 1903, pp. 1-180, 241-246.
•  Rime varie , in Rime di Vittorio Alfieri scelte e commentate ad uso delle scuole da Rosolino Guastalla, Firenze, Sansoni, 1912, pp. 1-204.

Indici

Sonetti

• Achille mio, perché con guizzi tanti
• Ad ogni colle che passando io miro (1783)
• Adulto appena, alla festiva reggia
• Agil pié che non segni in terra traccia
• Ah! tu non odi il sospirar profondo (1778)
• Ai Fiorentini il pregio del bel dire
• All'abate Tommaso di Caluso su la morte della Principessa di Carignano → Dunque fia ver, Tommaso mio, soggiacque (1797)
• Alla sig.a Teresa Mocenni in morte del cavaliere Mario Bianchi → Sollievo al duol del dianzi estinto amico (1796)
• Al sig. Francesco Saverio Fabre → O tu, nella sublime opra d'Apelle (1797)
• Alta è la fiamma che il mio cuor consuma
• Alti-sonante imperiosa tromba (1789)
• Alto, devoto, mistico ingegnoso (1795)
• Amar se stesso, è di Natura legge (1790)
• Amore, Amor; godi, trionfa, e ridi
• Apollo, o tu, cui le saette aurate (1778)
• Asti, antiqua Città, che a me già desti (1797)
• A tardo passo, al sospirato loco
• Avorio, latte, giglio, o qual più bianca (1777)
• Avviticchiati, ignudi, e bocca a bocca (1776)
• Beata vita ogni uom quella esser crede (1794)
• Bella arte-fatta selva, in cui sen vanno (1787)
• Bella, oltre l'arti tutte, arte è ben questa (1795)
• Bello ed util del par, fervido Ordigno (1789)
• Bianco-piumata vaga tortorella (1790)
• Bieca, o Morte, minacci? e in atto orrenda
• Bioccoli giù di Marzolina neve (1796)
• Braccia con braccia in feri nodi attorte (1776)
• Breve leggiadro piè, che snello snello
• Candido cor, che in sul bel labro stai (1786)
• Candido toro, in suo nitor pomposo (1794)
• Casta e bella del par, né pur parole
• Cessar io mai d'amarti? Ah! pria nel cielo (1778)
• Che diavol fate voi, madonna Nera [Dialogo fra l'Autore e Nera Colomboli fiorentina] (1796)
• Che feci? oimè! da que' begli occhi un fiume
• Che fia? mi par che in cielo il Sol sfavilli
• Che mai sarà? quel solo mio conforto
• «Chiare, fresche, dolci acque», amene tanto
• Chi 'l crederia pur mai, che un uom non vile
• Chi 'l disse mai, che nell'assenza ria
• Chi mi allontana dal leggiadro viso? (1783)
• Chiuso in se stesso, e non mai solo, il Saggio (1797)
• Chi vuol laudare la mia donna, tace (1783)
• Ciò che agl'Itali spesso a torto ascritto (1787)
• Ciò che il meglio si appella, e vuol più lode
• Compie oggi l'anno, ch'io dell'Arno in riva (1787)
• Cose omai viste, e a sazietà riviste (1794)
• Crudel comando! e per pietà l'ho dato (1786)
• Dante, signor d'ogni uom che carmi scriva (1783)
• D'arte a Natura ecco ammirabil guerra (1783)
• Deh, che non è tutto Toscana il mondo! (1783)
• Deh! dove indarno il vagabondo piede (1783)
• Deh! perdona: ben sento; era a noi forza
• Deh! quando fia quel dì bramato tanto (1783)
• Deh! torna spesso entro a' miei sogni, o solo
• Del dì primier del nono lustro mio (1790)
• Della pia, bene spesa, alta tua vita (1791)
• Del mio decimo lustro, ecco, già s'erge (1795)
• Del sublime cantore, epico solo (1777)
• Dialogo fra l'Autore e Nera Colomboli fiorentina → Che diavol fate voi, madonna Nera (1796)
• Di destrier giovincelli un bel drappello (1784)
• Di giorno in giorno strascinar la vita (1798)
• Di là dall'Alpi appena, ove si trova (1784)
• Di quanti ha pregi la mia donna eccelsi
• Di sangue egregia, in signoril ventura (1796)
• Discordia stride dalla Eolia gente (1795)
• Dodici volte in mar l'astro sovrano
• Dolce a veder di giovinezza il brio
• Donna, deh, mira il nostro buono Achille
• Donna, l'amato destrier nostro il Fido (1786)
• Donna mia, che di' tu? ch'io men dolente
• Donna, or più giorni son che a caldo sprone (1784)
• Donna, o tu che all'età vegnenti appresti (1796)
• Donna, s'io cittadin libero nato (1786)
• Donna, s'io sol di me cura prendessi (1795)
• Dov'è, dov'è quella mirabil fonte
• D'ozio, e di vino, e di vivande pieno
• Dubbio, per me più crudo assai che morte (1787)
• Due fere donne, anzi due furie atroci (1783)
• Due Gori, un Bianchi, e mezzo un arciprete
• Dunque fia ver, Tommaso mio, soggiacque [All'abate Tommaso di Caluso su la morte della Principessa di Carignano] (1797)
• Dunque in narrarti il mio stato infelice (5 settembre 1797)
• Duro error, che non mai poscia si ammenda
• E carmi e prose in vario stil finora (1790)
• Ecco ecco il sasso, che i gran carmi al cielo (1783)
• Ecco già l'ora appressa, ond'io trar soglio
• Eccomi solo un'altra volta, e in preda
• Ecco, sorger dall'acque io veggo altera (1783)
• Ed ella pure in nobili corsieri (1784)
• Ed io pure, ancorché dei fervidi anni (1795)
• E' mi par ieri, e al terzo lustro or manca (1794)
• Èmmisi chiusa alfin l'inferi porta
• È questo il nido, onde i sospir tuoi casti (1783)
• Era di maggio il quarto giorno, e l'ora
• Era l'amico, che il destin mi fura (1784)
• Era l'ora del giorno, in cui l'estive
• E s'egli è ver, che allo stellato giro (1778)
• Favola fosse, o storia, o allegoria (1795)
• Felice tu, mio messagger d'amore
• Feroce piange in su l'amico estinto (1794)
• Fido, destriero mansueto e ardente (1783)
• Fin dalla etade giovanil mia prima (1794)
• Fole, o menzogne, ai leggitor volgari (1783)
• Fra queste antiche oscure selve mute (1786)
• Galli, Russi, Britanni, e quanti mena
• Già cinque interi, e più che mezzo il sesto (1778)
• Già il ferétro, e la Lapida, e la Vita (1798)
• Già la quarta fiata (ultima forse) (1791)
• Già son dell'Alpi al più sublime giogo (1785)
• Già un dolce fiato in su le placid'ale
• Gran pittrice è Natura. Oh amabil vaga (1786)
• Greca, al ciglio, alle forme, al canto, al brio (1791)
• Greca fronte nomar deggio, o divina (1777)
• Il cor mel dice, e una inspiegabil nera (1783)
• Il dì presso che tutto appien divisi (10 settembre 1797)
• Il giorno, l'ora, ed il fatal momento (1784)
• Il gran Prusso tiranno, al qual dan fama (1786)
• «Il peggio è viver troppo»; e il sepper molti
• Immensa mole, che nel ciel torreggi (1781)
• Impresse alfin le ardenti labbia, impresse
• In cor mi avrei tarda e risibil voglia (1795)
• Ingegnoso nemico di me stesso
• Io, che già lungi di mia donna in meste (1790)
• Io credea, ch'oltre l'Alpi ambo tornati
• Io d'altro tema in ver vorria far versi
• Io 'l giurerò morendo, unica norma (1796)
• Io mi vo vergognando infra me stesso (1795)
• Io vo piangendo, e nel pianger mi assale (1783)
• Italia, o tu, che nulla in te comprendi (1783)
• Là dove muta solitaria dura (1783)
• Là dove solo un monticel si estolle
• L'adunco rostro, il nerboruto artiglio (1795)
• L'Arno già, l'Appennino, e il Po mi lasso (1784)
• L'arte, ch'io scelsi, è un bel mestier, per dio (1783)
• Lasso! che mai son io? che a lento fuoco (1780)
• L'Attica, il Lazio, indi l'Etruria, diero (1789)
• «Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori» (1783)
• Lento, steril, penoso, prosciugante (1789)
• Le pene mie lunghissime son tante (1784)
• L'idioma gentil sonante e puro
• L'obbedir pesa, e il comandar ripugna (1795)
• Lontano (ohimè!) già mesi, e mesi, e mesi (1784)
• Lunga è l'arte sublime, il viver breve
• Madre diletta mia, deh! non ti piaccia (1787)
• Malinconia dolcissima, che ognora (1798)
• Malinconia, perché un tuo solo seggio
• Ma, se un dì mai, quella in cui vivo amando (1783)
• Mentr'io dell'Arno in su la manca riva (1794)
• Mentr'io più mi allontano ognor da quella (1783)
• Mesto son sempre; ed il pianto, e la noia (1785)
• Mezzo dormendo ancor domando: Piove?
• Misera madre, che di pianto in pianto (1786)
• Mi vo pingendo nella fantasia
• Morte già già mi avea l'adunco artiglio (1787)
• Narrar sue pene ed esser certo almeno (1784)
• Negra lucida chioma in trecce avvolta, donde nascoso Amor (1777)
• Negra lucida chioma in trecce avvolta; greca fronte (1777)
• Negri panni, che sete ognor di lutto (1778)
• Negri, vivaci, e in dolce fuoco ardenti
• Nobil città, che delle Liguri onde (1783)
• Non bastava, che lungo intero il verno (1786)
• Non che per mesi ed anni, anche per ore
• Non compie un lustro ancor, da ch'io pur dava (1796)
• Non di laudarti sazio mai, né stanco
• Non fu sì santo, né benigno Augusto
• Non giunto a mezzo di mia vita ancora (1783)
• Non, perch'egli sia gelo, il verno biasmi (1789)
• Non più scomposta il crine, il guardo orrendo
• Non pria col labro desioso avea
• Non t'è mai Patria, no, il tuo suol paterno (1798)
• O cameretta, che già in te chiudesti (1783)
• Occhi, di voi direi cose non dette (1777)
• O di gentil costume unico esempio (1783)
• O di me vera unica donna, e puoi
• O di terreno fabro opra divina (1778)
• Odo un suon: ma ben l'odo o vanegg'io? (25 maggio 1796)
• Oggi ha sei lustri, appiè del colle ameno
• O gran padre Alighier, se dal ciel miri (1783)
• Oh brillante spettacolo giocondo (1792)
• Oh! chi se' tu, che maestoso tanto (1781)
• Oh più assai che Fenice amico raro (1784)
• Oh quai duo snelli corridori alati
• Oh qual mi aggrada il dilicato viso (13 febbraio 1795)
• Oh qual mi rode e mi consuma e strugge
• Oh stolta in ver mia giovenil baldanza
• O leggiadretta man, ch'almo lavoro (22 dicembre 1794)
• O leggiadro, soave, e in terra solo
• Oltre all'ottavo lustro un anno appena
• Or dal Tebro al Tamigi andarne errante
• Or sì, che m'ami, or non fallaci ho i segni
• O tu, nella sublime opra d'Apelle [Al sig. Francesco Saverio Fabre] (1797)
• Parte di noi, sì mal da noi compresa
• Parve infida, o se il vuoi la man pur l'era (18 maggio 1796)
• Per la decima volta or l'Alpi io varco (1792)
• Per queste orride selve atre d'abeti (1792)
• Per questi monti stessi, or son due lune (1784)
• Piacemi almen, che nel vagar mio primo
• Pieno il non empio core e l'intelletto (1795)
• Podagra acerba, che sì ben mi mordi (1786)
• Poeta, è nome che diverso suona (1790)
• Posto avea di mia vita assai gran parte
• Povero, e quasi anco indigente, or vuoi (1798)
• Pregno di neve gelida il deforme (1795)
• Presso al loco ove l'Istro è un picciol fonte
• Qualch'anni, o mesi, o giorni, o forse anch'ore (1798)
• Qual, qual sì fresca profumata rosa (1777)
• Qual radicata immobil rupe estolle (1796)
• Qual vive, qual dei due corsieri ha palma?
• Quando fia, quando mai quel dì beato (1796)
• «Quanto divina sia la lingua nostra» (1795)
• Quanto più immensa, tanto men fia audace (1790)
• Quattrocent'anni, e più, rivolto ha il cielo
• Quattro gran vati, ed i maggior son questi
• Quel benedetto dì, che origin diede
• Quel dolor ch'io provai caldo ed immenso
• Quel già sì fero fiammeggiante sguardo
• Quel grande, che fatale a Roma nacque
• Quel mio stesso Frontin, ch'io già vantai
• Quel tetro bronzo che sul cuor mi suona (1784)
• Queruli (è vero) i mediocri affanni (1794)
• Qui, il chiaro fiume, che il Germano e il Gallo
• Qui Michel-Angiol nacque? e qui il sublime (1779)
• Rapida fugge qual saetta a volo (13 febbraio 1795)
• Rapido fiume, che d'alpestre vena (1783)
• Sagacemente, e con lepor, dicea (1794)
• Scevro di speme e di timor, languisco (1785)
• Se al fuoco immenso ond'io tutt'ardo il gelo
• Se all'eterno fattor creder potessi
• Se l'alternar del mal col ben fia pari
• Sempre ho presente quell'atto soave (1786)
• Se pregio v'ha, per cui l'un Popol deggia (1791)
• Se vuoi lieto vedermi, un crudo impaccio
• Si disse, io 'l seppi, e dirsi anco dovea
• Siena, dal colle ove torreggia e siede (1783)
• S'io men mia donna amassi, o men le Muse
• S'io men servo d'Amor viver sapessi
• S'io nel comun dolore, allor che tutti (1798)
• S'io t'amo? oh donna! io nol diria volendo (1778)
• So che in numero spessi, e in stil non rari (1783)
• «Sogno è, ben mero, quanto al mondo piace» (1790)
• Sole, di un mesto velo tenebroso
• Sollievo al duol del dianzi estinto amico [Alla sig.a Teresa Mocenni in morte del cavaliere Mario Bianchi] (1796)
• Solo al girar d'un bel modesto sguardo
• Solo, fra i mesti miei pensieri, in riva (1785)
• Sonora voce, che soave fende
• Speme, il cui ratto ingannator pensiero (1796)
• Sperar, temere, rimembrar, dolersi
• Sublime specchio di veraci detti
• Su questa strada io giva, in questo legno (1786)
• Tacito orror di solitaria selva
• Tanta è la forza di ben posto amore (1783)
• Tante, sì spesse, sì lunghe, sì orribili (1783)
• Tardi or me punge del Saper la brama (1794)
• Te chiamo a nome il dì ben mille volte
• Tempo già fu, ch'io sovra ognun beato
• Tempo già fu, cor mio, ch'ambe le chiavi
• Tenace forza di robusta fibra (1786)
• Tigro-pezzato Achille, o tu che pegno
• Tosto ch'io giunga in solitaria riva (1789)
• Tu il sai, donna mia vera, e il sai tu sola (1783)
• Tu m'ami? oh gioia! i tuoi raggianti sguardi
• Tu piangi? oimè! che mai sarà?... Ma questa
• Tu sei, tu sei pur dessa: amate forme (1778)
• Tutte no, ma le molte ore del giorno (1796)
• Tutto è neve dintorno: e l'Alpi, e i colli (1795)
• Tutto vestito in negre nubi il Cielo (1783)
• «Un cantar, che nell'anima si senta» (1789)
• Un muover d'occhi tenero e protervo
• Un vecchio alato, e una spolpata donna (1789)
• Un Vecchio, in bianca veste alto splendente (1791)
• Uom, che barbaro quasi, in su la sponda (1795)
• Uom, che devoto a Libertà s'infinge (1795)
• Uom, cui nel petto irresistibil ferve
• Uom, di sensi, e di cor, libero nato (1795)
• Vaghi augelletti, che tra fronda e fronda
• Varcate ha l'Alpi: ah! me n'avveggio: muta (1784)
• Vittima (oimè) di violenti e stolte
• Volea gridar, fuggir volea, ma vinto (1776)
• Volubil ruota, infaticabilmente (1790)
• Vuota insalubre region, che stato (1777)

Epigrammi

Vedi la pagina dedicata → Epigrammi (1766-1803)

Rime in metri diversi

• Le gravi e dolci cure – Canzone (1779)
• Ch'io ponga al duolo tregua (Parla una madre) – Canzone (178...)
• In che ti offesi, o placido – Anacreontica
• Dimmi, Amore, colei che in roseo letto – Stanze
• O dolce mio pensier, sola mia cura – Stanze
• L'America libera – Raccolta di odi (1781-1783)
• Capitolo a Francesco Gori-Gandellini, su la custodia dei cavalli (1784)
• Capitolo ad Andrea Chénier a Londra (Parigi, 12 aprile 1789)
• Parigi sbastigliato – Ode (1789)
• Teleutodia (20 gennaio 1799)