Opera:Costituzione della Repubblica Romana

Costituzione della Repubblica Romana
Prima edizione: 1849
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La Costituzione della Repubblica Romana fu approvata il 1º luglio 1849, mentre l'esercito francese assediava Roma per restaurarvi papa Pio IX. Il documento originale (con le firme autografe dei deputati dell'Assemblea Costituente), dopo la caduta della Repubblica, fu conservato da Giovanni Pennacchi, rappresentante alla Costituente per la provincia di Spoleto, e, dopo la sua morte nel 1883, fu depositato presso la Biblioteca Augusta di Perugia, dove è attualmente custodito.

L'elaborazione della carta costituzionale fu opera di una commissione apposita e venne presentata per essere discussa a partire dal 17 aprile 1849 dal deputato Cesare Agostini.

Si tratta di uno dei documenti costituzionali più democratici e laici per i tempi in cui fu scritto. Le innovazioni più importanti e significative furono quella che sopprimeva la condizione privilegiata della religione cattolica come religione di Stato (e che affermava il principio per cui la fede religiosa fosse irrilevante per l'esercizio dei diritti civili e politici) e quella che istituiva il suffragio universale.

Il testo è costituito da otto paragrafi di principi fondamentali e da sessantanove articoli raggruppati sotto otto titoli più alcune disposizioni transitorie contenute negli articoli 65-69. Si tratta, dunque, di un testo breve, di principi e norme di carattere generale, formulati per lo più in modo limpido e con termini semplici: una costituzione in gran parte valida per il secolo successivo, almeno nelle sue linee essenziali. Infatti, la Costituzione della Repubblica Romana del 1849 è molto simile alla Costituzione della Repubblica Italiana del 1948.

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