Omai di forze scemo
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Questo testo fa parte della raccolta Odi di Anacreonte
SOPRA LA SUA VECCHIEZZA
Omai di forze scemo
Son fatto: incanutite
È l’una e l’altra templa; ho bianco il crine,
I denti ho radi e tremoli:
Non più la cara gioventù nell’anima
Mi ride; e sento questa dolce vita
A poco a poco girsene al suo fine.
Ond’è ch’io piango e tremo
Ripensando le orrende
Infernali caverne: ahi! com’è tetro
E spaventoso il Tartaro;
Ahi! com’è grave a l’uom laggiù discendere!
Per mille strade all’Orco si discende
Nè per alcuna mai si torna indietro.
M.