Odi barbare/Delle Odi Barbare Libro II/Ruit hora
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Ruit hora
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O desïata verde solitudine
lungi al rumor de gli uomini!
qui due con noi divini amici vengono,
vino ed amore, o Lidia.4
Deh, come ride nel cristallo nitido
Lieo, l’eterno giovine!
come ne gli occhi tuoi, fulgida Lidia,
trïonfa amore e sbendasi!8
Il sol traguarda basso ne la pergola,
e si rifrange roseo
nel mio bicchiere: aureo scintilla e tremola
fra le tue chiome, o Lidia.12
Fra le tue nere chiome, o bianca Lidia,
langue una rosa pallida;
e una dolce a me in cuor tristezza súbita
tempra d’amor gl’incendii.16
Dimmi: perché sotto il fiammante vespero
misterïosi gemiti
manda il mare là giú? quai canti, o Lidia,
tra lor quei pini cantano?20
Vedi con che desío quei colli tendono
le braccia al sole occiduo:
cresce l’ombra e li fascia: ei par che chiedano
il bacio ultimo, o Lidia.24
Io chiedo i baci tuoi, se l’ombra avvolgemi,
Lieo, dator di gioia:
io chiedo gli occhi tuoi, fulgida Lidia,
se Iperïon precipita.28
E precipita l’ora. O bocca rosea,
schiuditi: o fior de l’anima,
o fior del desiderio, apri i tuoi calici:
o care braccia, apritevi.32