Ode II (Saffo-Caselli)
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Questo testo fa parte della raccolta Odi di Saffo
ODE II
TRADOTTA DAL SUDDETTO
Fortunato mi sembra al par de’ Numi
Colui che t’ode a te di fronte assiso,
Mentre dolce favelli, e dolce muovi
Le labbra al riso.
Dall’incanto rapita il cor mi sento.
Balzar nel petto, quando il tuo sembiante
Apparir veggio, mancami la voce
In un istante.
Ammutisce la lingua, e per le vene
Foco sottil mi scorre, in fosche rote
Si ravvolgono i lumi, un tintinnire
Le orecchie scote.
Tutta m’inonda gelido sudore,
Tremor m’assale, più dell’erba smorta
È da mia faccia, e mezza quasi sono
Tra viva e morta.