O che sotto l'Aurora a' gioghi alteri
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XXXV
PEL LO MEDESIMO SOGGETTO.
O che sotto l’Aurora a’ gioghi alteri
Destini incatenar gl’Indi remoti,
O domar sotto Borea i regni ignoti,
4Cui non appressa Febo unqua i destrieri,
Ben puoi Monarca de’ famosi Iberi,
Che il Mondo acqueti pur col cenno, e scuoti.
Ben puoi, nel rimirar gli alti Nipoti,
8Giunger certa speranza a i gran pensieri;
Che mentre all’Universo in riva al Beti
Leggi prescrivi, e ciò che Astrea n’impone,
11Con esempio celeste, in sen riserbi;
Essi del tuo voler gli almi decreti,
Con fulgid’asta su dorato arcione,
14Faran pronti inchinar da’ più superbi.