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XVI XVIII
Della vendetta che Dio fece d’uno barone di Carlo Magno

(A)

Carlo Magno essendo ad oste sopra ’ Saracini, venne l’ora della morte. Fece suo testamento. Intra l’altre cose, giudicò suo cavallo e sue arme a’ poveri, e lasciò a un suo barone che·lle vendesse e desse a’ poveri. Quelli le si tenne, e non ubbidìo. Carlo tornò a lui e disseli così:

«Otto generazioni di pene m’hai fatte sofferire in Purgatorio per die, per lo cavallo e l’arme che ritenesti. Ma, grazia del Signore mio, io ne vo purgato in cielo; e tu la comperai amaramente»: che, udento centomilia genti, venne un truono da cielo; et andonne con lui in abisso.


(B)

Essendo Carlo Magno ad oste sopra li Saracini, ad uno suo cavaliere venne l’ora della morte. Fece suo testamento. Tra l’altre cose, giudicò il suo cavallo e sue armi alli poveri, e lassò a uno suo parente che ‘le’ vendesse, e dispensasse li danari a’ poveri.

Lo cavaliere morìo. Quelli vendette l’arme e cavallo; li danari si ritenne. Ma, perciò che la vengianza dello verace Iustiziatore è prossimana al malfaccente, si aparve il difunto a colui in capo de trenta die e dissegli:

«Perciò che lo mio racomandai a dispensare i·llimosina pro anima mia, sappi che Dio m’ha diliberato da tutti li miei peccati; e, perciò che mia limosina ritenesti, trenta giorni m’hai fatto istare in pena. Sì ti dico che, in questo luogo ove io sono istato, interai tue domane; et io mi ne voe salvo in Paradiso».

Quelli si svegliò tutto ismarito: la matina contò per l’oste ciò ch’elli avea udito.

Sì come elli parlava tra·lloro di sì grande maraviglia, et ecco venire subbitamente uno gridare in ê·ll’aria, sopra lui, sì come mughiamento di leone e di lupo e d’orso: in quella ora fue rapito di tra loro, tutto vivo, nell’aria.

Quattro giorni lo cerconno cavalieri e sergenti per monti e per valli, ma trovare non pottono.

Dodici giorni apresso di ciò andò l’oste di Carlo Magno per la terra di Navarra, et i·Navarra lo ritrovarono, lo corpo tutto freddo, in uno pietreto, presso a tre leghe del mare et a quattro giornate di Baiona: qui ne aviano li diavoli gittata la carogna, e l’anima nello inferno portata.

Per questo exemplo sappiamo, quelli che le limosine delli defunti ritegnono, quelli si dannan perpetualemente.