Novellette ed esempi morali (Bernardino da Siena)/Del vendere onesto
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DEL VENDERE ONESTO
O tu che vai a vèndare la tua mercanzia in su la strada, e vienti uno forestiero a domandare: “Che vuoi tu di questo?” “Vuòne trenta soldi;” e al cittadino non la vendi se non vinti soldi. E perché io biasimi il buttigaio, egli il fa bene anco il contadino, quando e’ può. Sí, eglino cotal volte ve ne sanno gastigare: ché talvolta giògne al contadino che ha la soma de le legna, uno forestiero e dirà: “Che vuoi di questa soma de le legna?” E egli sta colà e dice: “Oh, tu non la vuoi comprare!” “Sí, voglio, se tu me la vorrai vèndare. Che ne vuoi tu, che ne vuoi?” “Oh, elle so’ le buone legna.” “Che ne vuoi?” “Eh, arrecole di lònga un buon pezzo.” “Ma che ne vuoi? Direstilo?” “Elle si tagliano di maggio e so’ molto ben secche.” Anco non ha egli detto quello che e’ ne vuole. “Che ne vuoi?” “Io n’ho trovati sette soldi de la soma:” e mai non risponde a ragione. Oimè, che quando io vo cercandovi tutti a uno a uno, io vi truovo tutti coll’arco teso, per potere avere piú denari de le vostre derrate. E io vi dico che per niuno modo v’è lecito di vèndare piú a uno che a un altro la medesima cosa; tanto la debbi vèndare a chi la cognosce, quanto a chi non la cognosce.