Notizie sulla Guerra della Indipendenza d'Italia (Monitore Toscano)/N. LXXXII
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Torino 11 giugno ore 10,25 pom. – Oltre Lodi e Pavia gli Austriaci sgombrarono Piacenza, distruggendo con mine la Cittadella, le opere di fortificazione e abbandonando gran quantità di vettovaglie, cannoni e munizioni.
Le nostre truppe chiamate dal Municipio sonosi tosto avviate colà per occupare la città e mantenervi l’ordine.
Parma pure è libera. Nel Castello trovavansi armi e munizioni.
Gli Austriaci si sono rafforzati a Brescello.
Dispaccio telegrafico del Governatore di Piacenza, giunto il dì 9 giugno a ore 4 e 55 pom. – In questo istante sono state chiuse le porte tutte della città: ad ognuno è proibita l’uscita. I Francesi alla Stradella: si teme da quella parte. Il corpo che doveva entrare in Piacenza e che stamane era al Po si è ritirato. Si suppone un attacco di fianco. Il Comando austriaco di quì è allarmato, ma nulla conosce di positivo. Pavia evacuata. Immense truppe austriache oltre Po, a Corte Olona, Santa Cristina.
Qui si sta in aspettazione.
Da Reggio, ricevuto alle ore 10 e 25 ant.
Pare che gli Austriaci abbiano presa una paga maledetta; stanotte sono giunte per Po a Viadana molte barche e vapori carichi di feriti che sono stati trasportati a Mantova. Jeri sera da Brescello ci dissero che da Parma si sentiva il cannone. Tutta la brigata di Jablonowski consistente in 7 mila uomini trovasi in Modena. Hanno rotto il filo di Brescello, da dove hanno da qui mandate molte staffette. Dicesi che la truppa di Parma voglia unirsi all’estense.
Da Piacenza, ricevuto alle 10 e 15 ant.
Ora si minano i forti, truppa pronta per partire fra poche ore; gettati in Po molti cannoni, bombe e munizioni. Città quieta. Dicesi Alleati a Castel San Giovanni sei mila fra cavalleria e fanteria, di ciò non si garantisce. Gli austriaci in città sono in numero di sei mila, dicesi vadano a passare il Po a Monticelli per tema del lombardo. Molti Italiani nei reggimenti austriaci desiderano un pronto arrivo degli Alleati per salvarsi e piangono la loro sorte temendo non esser resi alla loro patria.
Altro alle 2 e 15 pom. – Gli austriaci sgombrano la città di Piacenza.