Non saetta d'Amor, che in me si scocchi

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Non saetta d’Amor, che in me si scocchi Intestazione 12 giugno 2023 75% Da definire

Quest'onda, che di porpora si tinge Nè di quel che sì dolce Ischia matura
Questo testo fa parte della raccolta Le vendemmie di Parnaso


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XI

Non saetta d’Amor, che in me si scocchi,
     Ma lunga sete nieghi il sonno agli occhi.
     Lasso pur chiedo, e tutta notte indarno:
     Nulla pietà d’un assetato? O lente,
     5Lente di Damigella e mani, e piante;
     Su mi si rechi vin de’ regni d’Arno:
     Ma che siccome l’ôr brilli lucente,
     Ma che nel bel cristal rida spumante,
     Ma che il vaso colmando indi trabocchi,
     10Ma che Ninfa di fonte oggi nol tocchi.