Non saetta d'Amor, che in me si scocchi
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Questo testo fa parte della raccolta Le vendemmie di Parnaso
XI
Non saetta d’Amor, che in me si scocchi,
Ma lunga sete nieghi il sonno agli occhi.
Lasso pur chiedo, e tutta notte indarno:
Nulla pietà d’un assetato? O lente,
5Lente di Damigella e mani, e piante;
Su mi si rechi vin de’ regni d’Arno:
Ma che siccome l’ôr brilli lucente,
Ma che nel bel cristal rida spumante,
Ma che il vaso colmando indi trabocchi,
10Ma che Ninfa di fonte oggi nol tocchi.