Non potrebb'esser, per quanto Dio fece

Cecco Angiolieri

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Non potrebb'esser, per quanto Dio fece Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Il pessimo e 'l crudele odio, ch'i' porto Non si disperin quelli de lo 'nferno
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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CVII

Bisogna che il vecchio sia maledetto, per non risolversi mai a morire

Non potrebb’esser, per quanto Dio fece,
che babbo spesso non mangi de l’oro,
ch’e’ vive fresco e razza com’un toro,
4e ha degli anni ottanta o’n quella vece;
o ver ch’egli appiccat’ha con la pece.
l’anima sua, che dice: — Dall’agoro
eli’ i’ faccia fuor del su’corpo dimoro,
8a questi, di che partir non mi lece! —
Però eli’i’credo ch’egli è maladetto;
e questo si vi giuro sanza frodo,
11eli’e’non credette mai di sopr’al tetto.
E la mia donna, secondo ch’i’odo,
in ora in ora sta sul trabocchetto:
14or cosí vanno le cose al mi’ modo!