Non per veste superba, e per altero
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Girolamo Acquaviva
IV1
Non per veste superba, e per altero
Moto di penne eccelse all’aura sparse,
Chiaro e noto il real giovane fero
Agli occhi miei fra mille schiere apparse:
5Ma dove io veggio sotto ’l gran destriero
Cader armi ed armati e strada farse
Fra le più folte turbe il valor vero,
E cieca polve incontro al Sole alzarse:
E correr sangue le rive vicine
10De’ fiumi, e al lampo del veloce acciaro
Pallido farsi anco a’ più forti il viso:
Là tra il sangue le morti e le ruine
E le stragi distinto assai ravviso
Il re, cui l’opre di sua man fan chiaro.
Note
- ↑ Per Gio. III. Re di Polonia liberatore di Vienna l’an. 1683.