Ne la stia mi par esser col leone
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Questo testo fa parte della raccolta I. Rustico Filippi
XX
I vari odori di un uomo lercio e schifoso.
Ne la stia mi par esser col leone,
quando a Luttieri son presso a un migliaio,
ché pute piú, che ’nfermo uom di pressione
4o che nessun carname o che carnaio.
Li suo’ cavegli farian fin buglione,
e la cuffia faria ricco un oliaio;
e li drappi del lin bene a rasgione
8sarian per far panel di quel massaio.
E’ sente tanto di vivarra fiato,
e di leonza e d’altro assai fragore:
11mai nessun ne trovai si smisurato!
Ed escegli di sopra un tal sudore,
che par veleno ed olio mescolato;
14la rogna compie, s’ha mancanza fiore.