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I III

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II.

Passarono i giorni, e a Myosotis nessuno disse nulla. Per lei, la mamma s’aggirava ancora nel giardino delle Esperidi, aprendo i calici dei fiori per vedere quale contenesse il bambino più bello.

Ma una sera, girando solitaria nel giardino di Miss Smith, vide al cancello il piccolo Joe Sibthorpe che con un fucile di legno faceva finta di volerla uccidere. Ella lo chiamò e gli confidò che s’annoiava assai senza la mamma, e fu grande la sua gioia quando Joe esclamò:

— Ma dev’essere tornata. Ho sentito molti strilli in casa tua.

Myosotis partì subito, correndo per la scorciatoia che conduceva al Cottage; e Joe le trotterellò dietro, alzando il fucile ogni tanto per [p. 21 modifica] prendere di mira le fiere che senza dubbio stavano rintanate dietro le siepi.

Il cancelletto di Rose Cottage era chiuso, ma i bimbi girarono dietro la casa e trovarono aperta la porta della cucina. Dabbasso non c’era nessuno, e i due sgambettarono su per la piccola scala di legno.

Ecco che dalla camera di Myosotis, ch’era la prima sul pianerottolo, udirono uscire degli strilli acuti e brevi. Myosotis, spinse piano la porta ed entrò; Joe, col fucile a spall’arm, pronto ad ogni evenienza, la seguì.

Jessie in un grande grembiule bianco, stava dando il bagno a un piccolissimo essere umano, che piangeva, dibattendosi nell’acqua come un rospicciattolo. La donna, appena vide entrare Myosotis, riabbassò gli occhi, e Myosotis notò che anche lei, come la creaturina nell’acqua, piangeva; ma senza tanti strilli.

Joe era rimasto di sasso accanto alla porta.

— Misericordia! Che orrore. Com’è rosso! — disse. — E che bocca!...

Myosotis s’accostò, e dopo breve contemplazione chiese a Jessie: — È un bambino o una bambina?

Jessie non rispose. [p. 22 modifica]

Joe corrugò le ciglia con aria saccente.

— Questo, — sentenziò, — non si può dire finchè non sarà vestito!


Quando fu vestito si vide che era una bambina, poichè aveva sulla cuffia dei nastri rosa, e non quelli celesti già preparati in attesa di un fratellino.

— Bisognerebbe metterglieli neri, per la povera sua mamma, — disse cupamente Miss Smith.

Ma Jessie, la fedele domestica, vi si oppose. — Inutile rattristare il papà e la sorellina, — dichiarò recisa.

E la neonata portò i suoi nastri rosa e fu battezzata coi nomi scelti dalla mamma pel fratellino e che potevano adattarsi anche a lei: Leslie Denys Harding.